Dopo un percorso alquanto travagliato, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 17 Maggio 2019, che reca disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, e del decreto-legge 16 maggio 2020 n. 33 “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid 19” contenente le misure che verranno adottate dal prossimo lunedì 18 maggio.
In particolare, il DPCM prevede che le attività inerenti ai servizi alla persona sono consentite a condizione che le regioni e le province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all’allegato 10 (Criteri per Protocolli di settore elaborati dal Comitato tecnico-scientifico in data 15 maggio 2020).
Il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida, regionali, o, in assenza, nazionali, che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Regione Lombardia, nella tarda serata di ieri, ha pubblicato l’ordinanza che stabilisce la riapertura di determinate attività, definendo le linee di indirizzo da adottare.
L’allegato 1, che ricalca quello definito dalla Conferenza delle regioni e delle province Autonome il 15 maggio 2020, è costituito da schede tecniche contenenti indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori di attività, finalizzati a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale.
Fra le varie schede vi è anche quella dedicata ad ACCONCIATORI ED ESTETISTI, le cui indicazioni si applicano a acconciatori, barbieri e parrucchieri, centri estetici, istituti di bellezza, servizi di manicure e pedicure.
Al momento restano esclusi dalla riapertura le attività di Tatuaggio e piercing.
Le linee guida regionali vanno ad integrare quanto già previsto dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali” del 24 Aprile 2020.
Ricordiamo che ogni azienda, in vista della riapertura, è tenuta a definire, sulla base dei protocolli e delle linee guida nazionali e regionali, un protocollo aziendale contenente le procedure anticontagio adottate.
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