Emergenza Coronavirus: aggiornamento tintolavanderie

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Le attività di cui all’allegato 2 (servizi alla persona) del DPCM 11 marzo 2020 (lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia; lavanderie industriali; tintorie; servizi di pompe funebri e attività connesse), pur non richiamate nel DPCM del 22 marzo, e nel successivo D.L Mise che ha aggiornato la tabella dei codici Ateco, non sono soggette alla sospensione. I due decreti vanno letti in maniera integrata.

Lo stesso art. 2 del DPCM 22 marzo 2020, infatti, recita “Le disposizioni del presente decreto producono effetto fin dalla data del 23 marzo 2020 e sono efficaci fino al e aprile 2020. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 nonché a quelle previste nell’ordinanza del Ministero della salute del 20 marzo 2020”.

FAQ frequenti:
a) Posso continuare a lavorare?

Si è possibile (è una possibilità non un obbligo) continuare l’esercizio regolare dell’attività, sempre nel rispetto delle procedure a garanzia della sicurezza della salute dei dipendenti e dei clienti, che rimangono perentoriamente obbligatorie, come da protocollo.

b) È possibile organizzare e fornire un servizio di raccolta e consegna a domicilio?
Assolutamente si, ma solo per le lavanderie professionali.

c) Ho una lavanderia a gettoni, può rimanere aperta?
Per le lavanderie a gettoni, poiché è obbligatorio evitare assembramenti di persone e mantenere la distanza di sicurezza tra gli utilizzatori delle macchine per il lavaggio o asciugatura, è necessario, quanto meno, esporre un cartello ben in vista in maniera da informare i clienti in merito ai comportamenti da adottare per garantire il rispetto delle disposizioni di sicurezza (vedi fax simile in allegato)

d) Posso accedere all’indennità una tantum di 600 euro?
Certamente, attraverso una domanda da inoltrare all’Inps, a partire dal 1° aprile, è una misura destinata senza esclusione, a tutti gli autonomi iscritti alla gestione separata INPS e agli imprenditori iscritti nelle gestioni speciali AGO, che abbiano un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro.

e) Posso accedere al credito d’imposta 60% sull’affitto dei locali?
No, purtroppo al momento l’agevolazione è diretta a quelle attività che sono state obbligate a chiudere. CNA sta lavorando per modificare la norma in Parlamento per sanare questa disparità di trattamento, per quelle attività che pur consentite abbiano avuto un crollo del fatturato.

f) Posso accedere agli ammortizzatori sociali?
Certo esistono diversi strumenti: il FSBA, la Cassa in Deroga, la CIGS o in Solidarietà, che intervengono a seconda della tipologia di impresa. Basta rivolgersi ai agli uffici delle CNA Territoriali.

ATTENZIONE – In ogni caso è assolutamente necessario verificare sempre, per tutte le attività, eventuali ulteriori disposizioni restrittive regionali o comunali